giovedì 17 ottobre 2013

Rock Psichedelico

Il rock psichedelico è un sottogenere della musica rock sviluppatosi tra gli anni 60 e 70 in Inghilterra e negli USA e affonda le proprie radici stilistiche nel Garage Rock, nel Freakbeat, nel Jazz, nel Blues, British Invasion e Raga. Si ispira alle esperienze vissute dalla psiche sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, perlopiù allucinogeni come LSD, funghi e allucinogeni. L'etimologia del nome rimanda alle parole greche psychè - delò, ossia 'rivelazione dell'anima': le droghe assunte venivano infatti utilizzate per far riaffiorare i livelli più profondi dell'anima, che sarebbero altrimenti nascosti. Questo genere viene spesso chiamato 'acid rock'; per 'acido' si intende gergalmente, infatti, qualsiasi tipo di allucigeno, e, di conseguenza, a tutte le esperienze psichiche derivate dall'assunzione di questi.



La musica psichedelica era concepita come un tipo di musica composto sotto l'effetto di acidi, e che andava dunque ascoltato in un'analoga condizione. Questo permetteva al compositore e all'ascoltatore di comunicare artisticamente in modo molto più profondo, ed aveva anche una valenza filosofica e spirituale; basti pensare ad alcune tribù di indigeni che facevano uso di allucinogeni per entrare in contatto con gli Dei, assumendo quindi uno specifico ruolo spirituale e metafisico.


Sono numerosi gli esempi di musica psichedelica, che tocca tutti i generi, non solo il rock.
Nei testi si parla principalmente di visioni, allucinazioni, sogni, qualsiasi cosa rimandi a una dimensione metafisica e ultraterrena. Vengono usati all'esasperazione effetti come il delay e la distorsione di voci, spesso con inserimento di rumori provenienti dall'esterno, voci in sottofondo, ecc., volti a ricreare un'atmosfera e dei suoni insoliti.